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Visita a nonna Rosa

10 marzo 2022 MCLI Oberland

1 marzo, ore 10: non è ancora primavera, ma davanti ai nostri occhi, nei corridoi dell'Altersheim am Wildbach di Wetzikon,

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spunta una Rosa, un'evergreen di 100 anni, che procede verso di noi a passi decisi ed esperti di vita. Le vado incontro con la venerazione che meritano la sua età e il tratto gentile dei suoi modi. Indossa una maglia rosa che fa pendent con il suo nome anagrafico e con l'omonimo trofeo dato ai campioni di imprese sportive. Lei è campionessa di vita! E come tutti i "numeri primi" non ricusa di posare per una foto che celebri, sul nostro quindicinale, il privilegio biologico e il favore divino dei suoi anni.

"Tu sei la nonna della nostra missione", le dichiaro con solennità, nel bel mezzo della chiacchierata. La risposta fiorisce sulle sue labbra senza parole, solo con un luminoso sorriso. Dalle pareti della stanza, la Vergine di Einsiedeln e una Madonna in trono, venerata nel suo paese natale, in provincia di Messina, sembrano darle la benedizione.

Poi con Gina Russo ed Anna Häni, che mi hanno accompagnato in questa visita, ce la coccoliamo affettuosamente. Brevi momenti di tenerezza tra le ansie del mondo! 

Infine, la promessa di tornare. Rosa chiede: "Vogliamo una messa, prima di Pasqua". Quel pio desiderio mi scuote dalla trance emotiva, in cui mi lascio cadere quando sono davanti alle nonnine. Rigurgito d'infanzia! Torno allora al mio ruolo di messaggero, come San Paolo esorta nelle sue lettere: "Noi agiamo da ambasciatori per Cristo" (2 Cor. 5,20). Un compito altrettanto coinvolgente, quanto le relazioni affettive e famigliari. 

Il 12 aprile torneremo nell'ospizio e, insieme a Rosa, ringrazieremo il Signore per il dono della vita.