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La grandezza di collaborare...

Intervista con il maestro Bruno Sonetto "Sono fortunato! Nella mia vita ho avuto la possibilità di realizzare tantissimi progetti: Tutto ciò grazie al supporto della famiglia, di tanti amici e la collaborazione con le Missioni Cattoliche…”
02 giugno 2023 MCLI Amt-Limmattal

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 “Sono fortunato”, questa è la prima risposta ricevuta da Bruno Sonetto, chiedendo come fa a realizzare tanti progetti con successo. Laureato con un Master in Entre-preneurship, Bruno Sonetto è  un compositore, dirigente, musicista, produttore e proprietario di una casa discografica nonché un direttore esecutivo presso un istituto bancario di Zurigo. Da oltre 30 anni, durante le serate della settimana ed i weekend, Bruno si occupa di tre cori partenenti alle Missioni di Schlieren e Dietikon! Durante il suo percorso, Bruno ha  realizzato più di 600 brani, composto ed eseguito messe con i suoi cori, realizzato quattro musicals e collaborato con grandi artisti italiani sino ad arrivare come compositore a Sanremo Giovani ed essere premiato in varie occasioni nella sua terra per aver creato un ponte culturale tra l’Italia e la Svizzera. In questo articolo vogliamo capire la chiave per il successo e cosa fare per rinforzare le attività inter-missionari fra le varie parrocchie.

Bruno, qual è stato il tuo ultimo grande progetto realizzato?

Un mese fa, per i 100 anni della nostra chiesa San Giuseppe di Schlieren ho avuto l’onore di scrivere una messa a tre voci per coro e orchestra. La Missa Sanctu Joseph è stata la mia prima opera dove ho visto realizzarsi un mio sogno: La collaborazione fra la parrocchia svizzera con il loro coro e la missione cattolica italiana: Tutto ciò accompagnati da una  mini-orchestra di professionisti che suonavano le mie composizioni. Mesi e mesi di preparazione e stima reciproca fra diverse culture è stato semplicemente un evento eccezionale! L’unione delle forze può portare alla realizzazione di grandi progetti e traguardi, in particolare nella comunità cattolica italiana in Svizzera.

Quali sono stati i tuoi tre progetti più grandi in collaborazione con altre comunità?

Se dovessi sceglierne tre, allora metterei al primo posto la realizzazione del musical “Come una farfalla nel vento”: Ho avuto il piacere di lavorare con oltre 150 persone, tra le parrocchie di Schlieren e Dietikon, ma coinvolgendo anche la città di Zurigo e diversi gruppi privati. Ho imparato che da soli si corre più veloci, ma in comunità si arriva più lontano. Se ognuno vedesse la grandezza di collaborare potremmo raggiungere grandi cose!

Come secondo progetto ho sempre nel mio cuore la collaborazione dei nostri cori con quello di Horgen. Ho organizzato un concerto qui in Svizzera con Katia Ricciarelli. Per questo evento, ho voluto chiedere Horgen, se volessero cantare insieme a noi ed eseguire tre brani insieme alla Katia: Credetemi, è stata un’esperienza divina. Ognuno ha trovato il suo posto anche se non ci avevamo mai visti prima del concerto!

Al terzo posto voglio menzionare la “Giornata Internazionale della voce”: Ho avuto l’onore di rappresentare la Svizzera durante questa giornata che viene celebrata in tutto il mondo. Ho potuto organizzare un concerto di 45 minuti con cinque cori del Limmattal. Abbiamo cantato brani popolari, pop e canti per i più giovani. Tutto ciò è stato registrato e poi pubblicato sulla pagina ufficiale dell’organizzazione “World Voice Day”.

Quali sono stati i risultati ottenuti grazie a questi progetti?

I risultati ottenuti sono stati molto positivi. Le attività culturali hanno permesso di far conoscere la cultura e le tradizioni italiane alla popolazione svizzera e di creare un ponte tra le diverse comunità. I progetti hanno coinvolto i giovani italiani ed hanno offerto loro nuove opportunità di crescita e integrazione nella società svizzera. Ma non solo, questi progetti sono  testimonianza che la collaborazione anche tra le missioni cattoliche sono fattibili e ben vista da tutta la società. Questo potrebbe diventare un punto d’apertura per una chiesa più moderna senza dover reinventare nuove vie per la comunicazione della nostra fede.

Hai già un nuovo progetto in mente?

Nel 2025 ci sarà il Giubileo universale della Chiesa cattolica. Don Pietro, il parroco di Schlieren, Dietikon ed Affoltern a.A. mi ha chiesto se possiamo fare un musical sulla vita di San Francesco e portarlo a Roma davanti al Santo Padre. Ci sto pensando, sarebbe una grandiosa opportunità per la comunità italiana in Svizzera poter contribuire durante questo importante evento e condividere questa esperienza con più amici possibile. La parte logistica sarà una grande sfida!

Bruno, come vedi il futuro della collaborazione tra le missioni cattoliche italiane in Svizzera?

Penso che il futuro della collaborazione sia molto promettente. Ho notato che la voglia di collaborare è cresciuta. Mentre nel passato si aveva magari più  paura di condividere, forse per attitudini di gelosie o orgoglio, oggi le comunità sono molto più aperte. Grazie a questo cambiamento abbiamo raggiunto grandi traguardi, ma c'è ancora molto lavoro da fare per rafforzare il nostro legame. Vorrei vedere una maggiore partecipazione delle giovani generazioni italiane in Svizzera, affinché possano portare nuove idee e progetti alla collaborazione.

Quali sono i principali vantaggi della collaborazione tra le missioni cattoliche italiane in Svizzera?

I principali vantaggi della collaborazione sono la condivisione di risorse, di idee e di esperienze. Inoltre, la collaborazione permette di creare un senso di appartenenza più forte tra le diverse comunità italiane in Svizzera e di promuovere la cultura e le tradizioni italiane in un paese straniero. Sono molto fortunato, anche perché tutti i progetti li ho potuto realizzare insieme alla mia famiglia che mi sostiene durante questo meraviglioso viaggio! Sarebbe un sogno poter creare un forum con vari rappresentanti di tutta la Svizzera per creare una lista di nuove idee e far sì che diventino realtà per il benessere di tutta la nostra comunità italiana in Svizzera!